Le Patole, i ravioli di Esino Lario... un pochino di storia...
Piatto della tradizione: Patole, Ravioli di Esino Lario
E' un piatto tipico tradizionale preparato in occasione di Sant'Antonio Abate, patrono di Esino Lario superiore, Crès.
Fatti con un impasto di patate e un ripieno contenente anche un pizzico di amaretto. Vengono conditi con burro versato salvia e formaggio grattuggiato.
Piacciono a grandi e piccini
E' un piatto tipico tradizionale preparato in occasione di Sant'Antonio Abate, patrono di Esino Lario superiore, Crès.
Fatti con un impasto di patate e un ripieno contenente anche un pizzico di amaretto. Vengono conditi con burro versato salvia e formaggio grattuggiato.
Piacciono a grandi e piccini
Patole, ravioli di Esino Lario
A Esino Lario viene coltivata la patata bianca, detta “la biancona” con la quale si possono preparare le deliziosissime patole o ravioli di S. Antonio:
primo piatto tipico tradizionale di Esino Lario.
Ricetta (quella della Zia B.):
Ingredienti: Patate bianche, farina bianca tipo 1, uova, pane secco, latte, pasta di salame oppure salsiccia oppure bologna, aglio, prezzemolo, amaretti, anisetta oppure barba del finocchio selvatico, grana padano, burro nostrano, sale, noce moscata, scorza di limone, erba salvia, uvetta (facoltativa)
Per la pasta
Lessare in acqua bollente salata un chilo e mezzo di patate, sbucciarle e passarle nello schiacciapatate. Lasciarle raffreddare e unire due etti di farina, un uovo intero e tre tuorli un pizzico di sale. Lavorare velocemente per ottenere un impasto omogeneo simile a quello degli gnocchi.
Per il ripieno
Ammollare mezzo chilo di pane secco a pezzi nel latte appena tiepido, strizzarlo e amalgamarlo con due uova, due etti di grana grattugiato, un etto di pasta di salame o salsiccia o bologna tritato finissimo, un bicchierino anisetta o 2 mazzetti di barba di finocchio tritati finemente, 5 amaretti sbriciolati finissimi, aglio e prezzemolo tritati, noce moscata, sale, scorza di limone. Lasciare riposare qualche ora in frigorifero il ripieno.
Composizione patole/ravioli
Prendere una parte di impasto e stenderlo sul tavolo infarinato a uno spessore di 5 millimetri circa, ritagliare con un bicchiere dei cerchi. Mettere al centro di ognuno una noce di ripieno. Chiudere a mezzaluna premendo lungo i bordi, evitando che si crei aria all’interno.
Continuare fino a che si esaurisce la pasta.
Cuocere le patole in acqua bollente salata, poche alla volta.
Non appena risalgano a galla, sistematele in un solo strato in una teglia con burro nostrano che avrete fatto soffriggere con aglio e salvia.
Spolverizzate con abbondante grana grattugiato.
Servire le patole ben calde
BUON APPETITO!!!
*******************
Paradèll, Paradello
"Ol paradell" piatto tipico di Esino Lario e Mandello del Lario loc. Maggiana è ottimo dolce e fantastico salato.
Salato può essere servito con sfiziosi salumi e formaggi tipici della zona e a Km0.
Ricetta
Ingredienti:
farina bianca
acqua o latte
sale un pizzico
zucchero
Olio o burro o strutto (per la cottura)
Preparazione:
Mescolare gli ingredienti fino a fare una pastella fluida (non deve essere densa).
Mettere in una padella antiaderente (un tempo era una pentola di ferro messa sul treppiede del fuoco)
un dito di olio; quando frigge (olio bollente) versare il composto del Paradello nella pentola e cuocere per almeno 5 minuti, fino a quando prende un bel colore dorato; toglierlo dalla pentola e asciugarlo con una carta assorbente per togliere l’unto (una volta si usava la carta da zucchero o la carta paglia (quella usata dal macellaio)); cospargerlo eventualmente con dello zucchero a piacere (paradello dolce) o lasciarlo senza niente (paradello salato). Continuare fino a che finirà la pastella.
Una volta in qualche casa si metteva dell’uva passa o delle fette di mela per fare una dolce merenda.
I nostri nonni, mi riferisco a Esino Lario, usavano, al posto dell’acqua o del latte, il “lachet” che era il siero restante dopo aver fatto panna, burro, formaggio….
Chi aveva le gallina, usava anche le uova per preparare l’impasto.
A Esino Lario viene coltivata la patata bianca, detta “la biancona” con la quale si possono preparare le deliziosissime patole o ravioli di S. Antonio:
primo piatto tipico tradizionale di Esino Lario.
Ricetta (quella della Zia B.):
Ingredienti: Patate bianche, farina bianca tipo 1, uova, pane secco, latte, pasta di salame oppure salsiccia oppure bologna, aglio, prezzemolo, amaretti, anisetta oppure barba del finocchio selvatico, grana padano, burro nostrano, sale, noce moscata, scorza di limone, erba salvia, uvetta (facoltativa)
Per la pasta
Lessare in acqua bollente salata un chilo e mezzo di patate, sbucciarle e passarle nello schiacciapatate. Lasciarle raffreddare e unire due etti di farina, un uovo intero e tre tuorli un pizzico di sale. Lavorare velocemente per ottenere un impasto omogeneo simile a quello degli gnocchi.
Per il ripieno
Ammollare mezzo chilo di pane secco a pezzi nel latte appena tiepido, strizzarlo e amalgamarlo con due uova, due etti di grana grattugiato, un etto di pasta di salame o salsiccia o bologna tritato finissimo, un bicchierino anisetta o 2 mazzetti di barba di finocchio tritati finemente, 5 amaretti sbriciolati finissimi, aglio e prezzemolo tritati, noce moscata, sale, scorza di limone. Lasciare riposare qualche ora in frigorifero il ripieno.
Composizione patole/ravioli
Prendere una parte di impasto e stenderlo sul tavolo infarinato a uno spessore di 5 millimetri circa, ritagliare con un bicchiere dei cerchi. Mettere al centro di ognuno una noce di ripieno. Chiudere a mezzaluna premendo lungo i bordi, evitando che si crei aria all’interno.
Continuare fino a che si esaurisce la pasta.
Cuocere le patole in acqua bollente salata, poche alla volta.
Non appena risalgano a galla, sistematele in un solo strato in una teglia con burro nostrano che avrete fatto soffriggere con aglio e salvia.
Spolverizzate con abbondante grana grattugiato.
Servire le patole ben calde
BUON APPETITO!!!
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Paradèll, Paradello
"Ol paradell" piatto tipico di Esino Lario e Mandello del Lario loc. Maggiana è ottimo dolce e fantastico salato.
Salato può essere servito con sfiziosi salumi e formaggi tipici della zona e a Km0.
Ricetta
Ingredienti:
farina bianca
acqua o latte
sale un pizzico
zucchero
Olio o burro o strutto (per la cottura)
Preparazione:
Mescolare gli ingredienti fino a fare una pastella fluida (non deve essere densa).
Mettere in una padella antiaderente (un tempo era una pentola di ferro messa sul treppiede del fuoco)
un dito di olio; quando frigge (olio bollente) versare il composto del Paradello nella pentola e cuocere per almeno 5 minuti, fino a quando prende un bel colore dorato; toglierlo dalla pentola e asciugarlo con una carta assorbente per togliere l’unto (una volta si usava la carta da zucchero o la carta paglia (quella usata dal macellaio)); cospargerlo eventualmente con dello zucchero a piacere (paradello dolce) o lasciarlo senza niente (paradello salato). Continuare fino a che finirà la pastella.
Una volta in qualche casa si metteva dell’uva passa o delle fette di mela per fare una dolce merenda.
I nostri nonni, mi riferisco a Esino Lario, usavano, al posto dell’acqua o del latte, il “lachet” che era il siero restante dopo aver fatto panna, burro, formaggio….
Chi aveva le gallina, usava anche le uova per preparare l’impasto.
IL SENTIERO DEL VIANDANTE
Il sentiero del viandante può essere percorso a piedi, in mountain bike (in alcuni tratti impegnativo, bisogna portare la bici), a cavallo
E' un sentiero antico e panoramico, fra lago e montagna alla scoperta del nostro territorio.
Parte da Lecco, zona Caviate
È Vero che il sentiero del Viandante non è un percorso di alta montagna, non è particolarmente impegnativo e è percorribile da tutti, ma "la gamba" allenata bisogna averla.
Totale sono 45 + circa 18 km se si parte da Lecco
La tappa più impegnativa, secondo me, è la seconda:
Lierna - Varenna, soprattutto se decidete di percorrere la variante alta.
La zia Berta si trova lungo la
2^ tappa Abbadia lariana-Lierna km 10,6 dislivello 390 m
3.30 h circa
3^ tappa Lierna-Varenna
Variante Bassa (via ducale) km. 9,4
Dislivello 655 m
3.30 h circa
VARIANTE ALTA Km 10.4
Dislivello 800 m
3.45 h circa
4^ tappa Varenna - Dervio
Km 10.5
Dislivello 460 m
4.20 h circa
5^ Tappa Dervio - Colico km 15.6
Dislivello 595 m
5,20 h circa
!! Portare una buona scorta di acqua, non ci sono molte fontane lungo il percorso.
Occorre indossare abbigliamento adeguato e scarpe da trekking.
Nello zaino: k-way o similari, qualche spuntino, borraccia ben fornita, kit semplice primo soccorso, se lo si percorre 1 tappa alla volta.
Se intendete percorrere il sentiero in più tappe aggiungerei: cambio, salvietta, prodotti base per l'igiene, indumenti a maniche lunghe, copricapo, torcia
Sacco a pelo e tenda
Buon cammino!
-> LINK utili - Sentiero del Viandante
https://www.saliinvetta.com/trekking/italia/lombardia/sentiero-del-viandante/2704-sentiero-del-viandante-tappa-1-da-abbadia-lariana-a-lierna-lc
https://www.lakecomotourism.it/it/portfolio/il-sentiero-del-viandante/
http://www.montagnavissuta.it/viandante.htm
http://www.asfalchi.it/home/gare-iniziative/giro-montano-lario/18-home/gml/38-le-tappe.html
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Informazioni per passeggiate a piedi e in bicicletta
Informazioni aziende agricole presenti sul territorio
Possibilità di scattare fotografie panoramiche
Informazioni per passeggiate a piedi e in bicicletta
Informazioni aziende agricole presenti sul territorio
Possibilità di scattare fotografie panoramiche